I “crimini d’odio” sono quei fatti, classificabili come reati per il Codice penale, motivati da un pregiudizio e commessi con la volontà di aggredire persone ritenute incapaci di difendersi perché di razza, lingua, religione, orientamenti sessuali diversi oppure perché disabili.
E’ stata pubblicata in questi giorni un’analisi a campione condotta tra le maggiori testate d’informazione online che descrive i vari episodi di maltrattamenti ed abusi che hanno colpito le persone con disabilità nel 2015.
Questa pubblicazione è realizzata in collaborazione con il CESV, a seguito della partecipazione di tre giovani in Servizio Civile Nazionale presso L’Agenzia per la Vita Indipendente di Roma (Angelica Avolio, Alessandro Ciani, Chiara Palmacci, a cura di Silvia Cutrera).
Obiettivo della pubblicazione è dimostrare quanto il crimine d’odio contro le persone con disabilità non sia ancora conosciuto nel nostro Paese, fornire strumenti di prevenzione ed indicazione su come denunciare tali reati, creare consapevolezza e sensibilità verso il problema e migliorare la vita e le pari opportunità delle persone con disabilità.
L’opuscolo sarà distribuito a Firenze in occasione della V Conferenza Nazionale sulle Politiche per la disabilità e presso la sede dell’AVI Onlus di Roma.
Immagine di copertina Cristina Samarelli, Senza Titolo, 2010